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Giulia Cantarutti (a cura di): La scrittura aforistica.

Il volume curato dalla germanista dell’Università di Bologna apre, insieme con la ristampa dei saggi di Corrado Rosso dedicati a La “Maxime” (1968), una collana di “scorciatoie” edite dal Mulino: scorciatoie, con riferimento ai sabiani “sentieri per capre”, che conducono ad erbe amarognole e saporitissime, come annuncia l’invitante aletta di copertina. Quanto mai utile il momento di riflessione seminariale del marzo 2000 intorno all’aforisma, da cui trae origine il volume con i contributi della curatrice accompagnata da Jean Lafond, Alain Montandon, Werner Helmich, Gino Ruozzi (il curatore dei due volumi nei “Meridiani” Mondadori dedicati agli Scrittori italiani di aforismi) e infine Maria Teresa Biason (organizzatrice del convegno veneziano 1996: L’Europa degli aforisti, che oggi conclude organicamente la raccolta con una relazione d’insieme sulla “doppia vita” dell’aforisma, collettore di saperi universalmente condivisi, ma anche – a partire da Novalis – frutto di genio e intuizione).

Seiten 448 - 451

DOI: https://doi.org/10.37307/j.1866-5381.2003.02.42
Lizenz: ESV-Lizenz
ISSN: 1866-5381
Ausgabe / Jahr: 2 / 2003
Veröffentlicht: 2003-10-01
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Dokument Giulia Cantarutti (a cura di): La scrittura aforistica.